50 grandi idee

Protagoniste indiscusse della ricerca degli ultimi anni, le biotecnologie hanno rivoluzionato la società sotto molti aspetti. Stefano Bertacchi ha condensato questo incredibile percorso in un libro

Rosso, bianco, grigio, blu, marrone, verde, oro, viola, arancione: tante sono le sfumature del mondo biotech e servono a identificare i vari settori, come ad esempio quello medico (rosso) o quello agricolo (verde). Come raccontato nelle prime pagine del libro, il termine biotecnologie è stato coniato nel 1919 dall’agronomo ungherese Karl Ekery, ma grazie alla linea del tempo presente in ogni capitolo è facilmente intuibile che le biotecnologie sono nate molto tempo prima. Basti pensare agli Egizi che già 15mila anni fa utilizzarono il lievito per la panificazione o alle ricette per la fermentazione della birra riportate dagli antichi babilonesi nel 4300 a.C. Da sempre le biotecnologie hanno accompagnato l’umanità, anche se fino al secolo scorso non gli avevamo dato un nome.

Biotech a 360 gradi, dai vaccini alla birra: meno di dieci parole per riassumere un libro composto da 50 capitoli di 4 pagine ciascuno che racconta, in modo chiaro e preciso, i concetti principali delle biotecnologie. “Serve a dare una infarinatura sui diversi temi che ruotano attorno al mondo biotech: ciascun capitolo vive di per sé, ma il percorso che viene dato nel libro è importante perché i capitoli precedenti danno informazioni utili a comprendere i successivi”, commenta il biotecnologo e divulgatore Stefano Bertacchi. “Possono essere argomenti difficili da raccontare al grande pubblico, ma l’obiettivo di questo libro è fornire informazioni ‘in pillole’, corrette a livello scientifico e comprensibili a tutti, senza però cadere nell’eccessiva semplificazione”.

Tra termini scientifici e un po’ di storia della scienza, non mancano i Pokèmon, Superman, i Sette Nani, Agatha Christie e molti altri, inclusa la Signora in Giallo per spiegare l’editing genomico. Presenti anche nei due libri precedenti – “Geneticamente modificati” e “Piccoli geni”, due volumetti della serie Microscopi, pubblicata da Hoepli – i riferimenti alla cultura pop sono il cavallo di battaglia dell’autore e non potevano mancare nel volume, decisamente più corposo, scritto per l’editore Dedalo. Unico autore italiano della serie “50 grandi idee”, Bertacchi spiega concetti molto complessi in un linguaggio alla portata di tutti, inserendo curiosità in ogni capitolo. 

Al di là dei concetti prettamente tecnico-scientifici – dai fondamenti dell’ingegneria genetica alla terapia genica, dagli OGM ai biosensori - l’ultima parte del libro è dedicata alle biotecnologie nella società. Un aspetto imprescindibile, e sempre più al centro del dibattito pubblico, è proprio il rapporto tra scienza e società: le biotecnologie, infatti, hanno un impatto diretto sulla società e sull’economia, a prescindere dalla sfumatura di colore che le classifica. Bioetica, biosicurezza, biohacking, biotecnologia fai-da-te, sono termini che sentiremo sempre più spesso e che saranno parte della nostra quotidianità (e, in parte, già lo sono). È quindi importante per tutti noi sapere di cosa si tratta.

Ma quali sono secondo l’autore gli ambiti che saranno più favoriti nel prossimo futuro? “Sono tre i settori che si ritaglieranno uno spazio più ampio: la bioinformatica, dato che avremo algoritmi e software sempre più potenti al servizio delle biotech; la biologia sintetica, che ci permetterà di modificare in maniera sempre più personalizzata le cellule; e le nanobiotecnologie, specialmente le applicazioni in medicina grazie alla combo con la stampa 3D e altre tecnologie innovative”.

Dal punto di vista delle caratteristiche del libro, il mini-glossario è un utile strumento per avere un rapido chiarimento dei termini più difficili. Inoltre, l’indice analitico permette di giostrarsi più facilmente nel libro: uno stesso termine può rimandare a diversi capitoli, sottolineando ancora di più la trasversalità dei concetti nel mondo delle biotecnologie. Un esempio sono gli anticorpi, non esiste una sezione dedicata, ma è un argomento trasversale che viene toccato in diversi punti. Oltre al testo principale, in ogni sezione ci sono la già citata linea del tempo, che contiene molti aneddoti storici; un box con dei piccoli approfondimenti; citazioni famose sui temi delle biotech; e dei QR code sparsi tra le pagine che rimandano ad approfondimenti più corposi, ad esempio in formato video.

È un libro impossibile da riassumere in poche righe, data la molteplicità degli argomenti trattati, ma è molto piacevole da leggere, chiaro nelle spiegazioni, preciso e completo per quanto riguarda i contenuti. Utilissimo anche per chi vuole approcciarsi per la prima volta all’affascinante mondo delle biotecnologie.

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