RNA messaggero e applicazioni

Vaccini ma non solo: in soli tre anni i vaccini a base di mRNA hanno scritto un nuovo capitolo della scienza medica, ma qual è il futuro di questa tecnologia?

Laboratori dedicati allo studio in questo campo in tutto il mondo, finanziamenti, un Nobel e nessun rallentamento all’orizzonte: l’mRNA sta governando la ricerca attuale e, grazie agli ingenti investimenti nel settore, potrebbe trasformare il futuro della salute. Non solo vaccini, ma anche opzioni terapeutiche innovative in grado di contrastare infezioni, trattare malattie genetiche rare e tumori: le possibili applicazioni dell’mRNA sono molteplici e abbracciano campi molto diversi. Gli scienziati che lo studiano sono entusiasti e gli studi aumentano ogni giorno. Un interessante articolo pubblicato su Nature fa una panoramica sugli utilizzi di questa piccola ma affascinante molecola, partendo da interviste a diversi ricercatori coinvolti nella ricerca sull’mRNA.

L’RNA sta vivendo il suo momento di gloria e i farmaci a base di mRNA si stanno ritagliando una fetta sempre più ampia nella ricerca e, nel prossimo futuro, anche sul mercato. Regolare l’espressione del genoma senza modificare il codice genetico è qualcosa che si differenzia dalla terapia genica classica o dai più innovativi approcci di editing genomico, che invece agiscono sulle “istruzioni” che l’organismo racchiude nel suo DNA. Reversibilità è la parola d’ordine, a cui si affiancano efficacia e versatilità. Sono quattro gli ambiti che i ricercatori intervistati hanno evidenziato come terreno fertile per i farmaci a mRNA: vaccini per l’influenza, che cambia ogni anno, o per nuove minacce infettive; vaccini per patogeni ad oggi difficili da contrastare; vaccini contro il cancro; e applicazioni nell’editing del genoma.

“VECCHIA” INFLUENZA E NUOVE MINACCE

Rapidità nella produzione, flessibilità della piattaforma, efficacia e sicurezza: i vaccini utilizzati durante la pandemia di COVID-19 hanno permesso di sbloccare una tecnologia che fino a prima di questo utilizzo era lasciata ai margini della ricerca. Un approccio nuovo, che permette di produrre un farmaco utile in poche settimane, in grado di stimolare una risposta nell’organismo, che si concretizza nella produzione di antigeni. Questo consente alle cellule del sistema immunitario di combattere il virus, nel caso di un incontro ravvicinato con l’infezione. Progettazione e produzione richiedono poco tempo e questo è fondamentale se si pensa alla velocità con cui cambiano i virus dell’influenza o all’emergenza in caso di nuove epidemie.

PATOGENI SENZA FRENI

Sono diversi gli agenti patogeni che non siamo sempre in grado di fermare e che intaccano più o meno gravemente lo stato di salute delle persone che si trovano ad affrontarli. A volte i vaccini a base di proteine non sono adatti a contrastare l’infezione e l’opzione a base di mRNA potrebbe essere la soluzione a questi problemi. Ad esempio, come descritto nell’articolo, Moderna sta sviluppando un vaccino contro il citomegalovirus (CMV).

ALLA RICERCA DI UNA CURA CONTRO IL CANCRO

Addestrare il sistema immunitario a combattere le cellule tumorali è il sogno della ricerca oncologica, ma è complicato perché le cellule maligne mutano velocemente, rendendo inefficace la terapia. La tecnologia dell’mRNA potrebbe permettere di produrre farmaci che colpiscono contemporaneamente molti antigeni, in modo da aggirare questo problema. Tra le strategie in fase di sperimentazione ci sono i cosiddetti vaccini oncologici a mRNA, che hanno un’azione terapeutica, diversa da quella preventiva dei vaccini nel termine più classico (che abbiamo descritto qui) e i microRNA, di cui abbiamo parlato recentemente qui.

UNA COMBO mRNA E CRISPR

Una caratteristica intrinseca dell’mRNA è la sua sopravvivenza limitata nel tempo: degradandosi velocemente, il suo utilizzo come terapia risulta difficile. Motivo per cui sono stati – e sono – studiati modi per prolungare la sua attività nell’organismo (un recente articolo sul tema qui). Questa caratteristica però può essere utile in alcune applicazioni, ad esempio nel caso dell’editing genomico: gli strumenti di editing come CRISPR non devono sopravvivere troppo a lungo perché c’è il rischio che facciano più modifiche del necessario. Un altro approccio è quello degli oligonucleotidi antisenso, già autorizzati per il trattamento di alcune patologie, come la SMA, e molto studiati per la medicina personalizzata: brevi molecole di DNA o RNA che agiscono interagendo con l’mRNA con l’obiettivo di correggere l’effetto indesiderato.

Anche se descritti brevemente, gli ambiti in cui l’mRNA si sta facendo strada sono ben chiari, e probabilmente in futuro se ne aggiungeranno altri. Una piattaforma versatile, flessibile, veloce da declinare ad altri utilizzi: un piccolo filamento di RNA messaggero prodotto in laboratorio sarà davvero la risposta a tutto questo?

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